PNRR, presentate linee guida per la progettazione di nuove scuole

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha presentato le linee guida per la costruzione di nuovi ambienti di apprendimento, come previsto dal PNRR.  L’evento “FUTURA. Progettare, costruire e abitare la scuola”, entro cui è stato presentato il documento, si è svolto presso la Triennale di Milano.

Il testo si sofferma sull’importanza di progettare edifici scolastici rispondenti ai bisogni degli studenti e della comunità, grazie alla possibilità di rinnovamento offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La guida si compone di dieci punti recanti indicazioni per la realizzazione di un progetto collettivo, basato su esperienze concrete di gestione di edifici scolastici in diversi contesti geografici e sociali. I suggerimenti mirano a offrire ai progettisti una visione rispettosa degli standard di sicurezza italiana, ma anche innovativa in vista dei concorsi di progettazione per la Missione 2 del PNRR. L’idea che si vuole trasmettere è quella di una scuola dalla forma architettonica capace di incarnarne la funzione, ma che sappia adattarsi alle esigenze e ai cambiamenti, tenendo conto anche dell’impatto che queste modifiche avranno sugli studenti e sulle modalità di insegnamento. Occorre ripensare alle scuole come centri della vita urbana, soffermandosi su temi centrali come sicurezza e sostenibilità ambientale.

I dieci punti delle linee guida:

  1. UNA SCUOLA DI QUALITA’. Una buona architettura come condizione per apprendimenti migliori e segno riconoscibile per la comunità. Il primo punto concepisce l’architettura scolastica come luogo pedagogico in grado di dialogare con lo spazio intorno; sede di incontri e scambi nonché ambiente di riqualificazione urbana e sociale.
  2. UNA SCUOLA A BASSO CONSUMO. Edifici a impatto minimo. La scuola del futuro seguirà i criteri della sostenibilità con un basso impatto ambientale, utilizzando impianti che sfruttano soluzioni low tech per ridurre i consumi, attingendo a fonti di energia rinnovabili.
  3. UNA SCUOLA SOSTENIBILE. Scuole costruite con materiali e strutture sostenibili. La sostenibilità si realizza, in primis, nella scelta di materiali eco-compatibili che possano durare nel tempo.
  4. UNA SCUOLA APERTA. Scuole con spazi accoglienti per la comunità. La scuola intesa come luogo civico, da fruire anche al di fuori delle lezioni. Punto di aggregazione in cui svolgere attività culturali e comunitarie, con possibilità di accesso anche da parte di altri utenti, per esempio, a strutture come la biblioteca.
  5. UNA SCUOLA FRA DENTRO E FUORI. Ogni spazio è importante. L’ambiente esterno come luogo di apprendimento, scelto per stare in mezzo alla natura ma anche come prolungamento degli spazi interni.
  6. UNA SCUOLA PER APPRENDERE MEGLIO. La progettazione degli spazi in chiave pedagogica. Riconfigurare gli spazi è un altro degli obiettivi della nuova scuola, in modo da mettere in atto strategie didattiche che si sviluppino in relazione a modelli di insegnamento differenti e personalizzati.
  7. UNA SCUOLA PER CHI CI LAVORA. Gli spazi di lavoro come risorsa dell’azione educativa. Gli spazi dedicati al personale scolastico devono essere concepiti nell’ottica di un’estensione del tempo scuola durante il pomeriggio, facendoli diventare risorse utili all’attività didattica.
  8. UNA SCUOLA PER I CINQUE SENSI. L’apprendimento per tutti. La scuola come luogo di apprendimento multisensoriale e inclusivo attraverso la costituzione di spazi pensati per favorire il movimento, l’esperienza tattile e una didattica basata sull’esperienza, in particolare per allievi del primo ciclo o con difficoltà di apprendimento.
  9. UNA SCUOLA ATTREZZATA. Il rapporto tra spazi e arredi. Una scuola efficace deve mantenere un buon equilibrio tra spazi attrezzati e spazi aperti in modo da garantire un buon livello di interazione. Arredi e attrezzature sono determinanti per rendere gli ambienti di apprendimento funzionali alle specifiche attività didattiche.
  10. UNA SCUOLA CONNESSA. Tecnologie per l’apprendimento. Per un apprendimento proficuo le attività didattiche e amministrative devono poggiare su infrastrutture che si avvalgano delle nuove tecnologie. Per questo motivo tutte le azioni si articoleranno attraverso una rete stabile, veloce, sicura, flessibile e capillare.

I cambiamenti in atto nella società, i valori emergenti e i mezzi di comunicazione hanno influito sulla natura e le modalità di apprendimento, prevedendo nuove strategie didattiche. Tale rinnovamento non può prescindere dagli spazi in cui si svolge l’attività scolastica, ecco perché occorre operare una modifica strutturale affinché gli strumenti siano adeguati alle finalità e ai metodi.